La Nona Sinfonia

CHIENES-GHERDEINA 0.3

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Dopo l’esaltante prova col Varna, affrontiamo una trasferta ricca di insidie in quel di Chienes. I pusteresi non stanno facendo un gran campionato (appena 7 punti fin qui), ma nell’ultimo turno hanno espugnato Ridanna, pertanto non sono da sottovalutare; noi ci presentiamo pero’ carichi, e anche se il clima è di quelli da divano (pioggerella fastidiosa ma continua, il campo è perfettamente praticabile ma pesantissimo), l’obiettivo è il solito: fare punti per rimanere agganciati al vertice, anche perchè oggi il Taufers riposa e pertanto possiamo accorciare e tornare, a parita’ di partite, a 6 punti dalla vetta.

Partiamo con RAFFAEL DANGO RAOUL LUCA MAX MARTIN FEDE FABIO HEN MIRKO ROBIN

Il primo tempo fatichiamo parecchio a giocare: sicuramente il campo non aiuta, ma diamo l’idea di non essere in campo con la testa. Fatichiamo in ogni settore del campo: in difesa concediamo qualche buco non da noi, a centrocampo nonostante Fede sia oggi ispiratissimo la palla gira poco e davanti corriamo a vuoto, con Robin che appare in giornata NO, cosi’ come Mirko, nervoso fin dalle prime battute e non aiutato certo dal direttore di gara, che non vuole sentire nessuno, capitano compreso. Anche il mister deve mordersi la lingua quando Raoul viene toccato duro con fallo almeno da giallo senza che l’entrata sia sanzionata o quantomeno il gioco interrotto per soccorrere un giocatore che urla a terra; ma tant’e’, oramai l’andazzo e’ chiaro e bisogna fare buon viso a cattivo gioco. Gli ultimi 10 minuti di tempo andiamo ancora piu’ in affanno, e il Chienes ha almeno 3 palle per andare in vantaggio; Raffael, nonostante sia al debutto stagionale, si dimostra lucido e concentrato e sventa un paio di minacce alla grande. Nel momento migliore del Chienes andiamo in vantaggio: Hen spizza perfettamente per Robin, che realizza di precisione sul portiere in uscita. Andiamo al riposo sull’ 1.0 e obiettivamente non ce lo meritiamo.

Come spesso capita quest’anno, dallo spogliatoio rientra in campo una squadra diversa, piu’ motivata e concentrata: cominciamo finalmente a far girare il pallone e i risultati si vedono, dato che prendiamo il controllo della partita. Certo, rimaniamo molto al di sotto del nostro potenziale, ma quanto meno cominciamo a fare quello che sappiamo. Dopo un’ora di gioco Hen lascia il posto a Seni, con Robin che torna a fare il centravanti, e il Cammello si dimostra subito in giornata, con un paio di splendide discese sulla fascia e un utilissimo lavoro in fase difensiva. Da una bella azione corale arriva il raddoppio: sulla verticalizzazione di Martin, Mirko conclude d’esterno col portiere che respinge corto; sulla ribattuta il piu’ lesto e’ Robin che mette in rete il raddoppio che indirizza definitivamente la partita. Fede, esausto, fa capire alla panchina che è ora del cambio e lascia il campo per Moriz, con Luca che sale a centrocampo e Raoul che passa centrale; con il nostro terzino pronto ad entrare c’e’ pero’ ancora tempo per il capolavoro di giornata, un pallonetto di prima intenzione di Robin che fa tripletta (e meno male che 45 minuti prima non sembrava in giornata!!!) e chiude i conti quanto mancano poco meno di 20 minuti alla fine.

La fase finale della gara vede ancora sugli scudi Robin (su cui non viene fischiato un rigore che pareva piuttosto netto) e Seni, imprendibile sulla fascia; ma in questa fase tutti danno quello che hanno, e a parte qualche cartellino ingenuo, va bene cosi’. C’e’ anche il tempo per una punizione incredibile di Max, che da quasi 40 metri centra l’incrocio dei pali, rischiando di fare un gol ai confini della realta’!

Martin P. entra per Mirko quando mancano 10 minuti alla fine, e di li a poco trovano spazio anche Zink, che rileva Dango, e Luki, che rileva il match winner Robin, che esce tra gli applausi; il finale di gara vede qualche brivido dietro ma chiudiamo con la rete inviolata

Dopo una partita non entusiasmante, portiamo comunque i 3 punti a casa con un risultato netto, che lascia diverse indicazioni positive sulle prestazioni dei singoli, un po’ meno come gioco di squadra (rispetto alla gara col Varna tutto un altro mondo) e sul solito problema di approccio alla gara, per cui bisognerà studiare qualcosa. I potenti mezzi del mister sono gia’ all’opera per trovare un modo di entrare subito in partita, a prescindere dal livello dell’avversario.

Una nota di chiusura per alcuni giocatori oggi determinanti: Hen, prima volta titolare in stagione, è autore dell’assist che sblocca la partita nel nostro momento peggiore; Raffael, che lascia Filip in panca e chiude la sua prima stagionale senza subire gol, giocando con grande autorita’; Seni, che entra al minuto 60 e fa CR7 sulla fascia, saltando uomini come birilli e facendo un grande lavoro di rottura a centrocampo. Sono 3 giocatori che si sono fatti trovare pronti, come sempre accaduto finora con i cosiddetti “panchinari” (del resto anche gli altri subentrati oggi non hanno sfigurato, anzi!).

Rendere piu’ difficili le scelte del mister è quello che deve fare chi non parte sempre dall’inizio, e lo si puo’ fare solo facendo due cose. Allenandosi con continuita’ (soprattutto mentale) e facendo la differenza quando si è chiamati in causa. Come vedete, l’occasione arriva per tutti. Basta saperla cogliere. Avere delle valide alternative in panca è importantissimo per crescere come squadra, anche per mettere pressione ai titolari; titolare e riserva sono condizioni transitorie, non definitive, e col lavoro le gerarchie possono sempre cambiare.

Sabato prossimo chiudiamo la prima parte di stagione contro il tignoso Valle Aurina, squadra che appare molto solida e insidiosa, per cui rimaniamo concentrati ancora questi 7 giorni e chiudiamo il campionato con la decima vittoria, sperando che il Varna, impegnato nel big match col Taufers, faccia un regalo a noi e a tutto il campionato.

alla prossima

Jose’ Muchinho

 

COLPO SU COLPO

Gherdeina – Varna 1.0

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A due settimane dalla vittoria col Plose, i ragazzi del Gherdeina si trovano di fronte il ben piu’ temibile Varna, squadra che li affianca in classifica e che, sabato scorso, ha schiantato il Ridanna in 45′, con quattro reti portate poi a cinque nella ripresa per un roboante 5.0!

La settimana di avvicinamento non è stata delle migliori, dato che il gruppo si è potuto allenare solo lunedi’ a causa della nevicata; solo pochi minuti prima del match il fischio d’inizio era ancora in dubbio, a causa delle tracce di ghiaccio rimaste sul sintetico di Ortisei nonostante il grande lavoro compiuto dagli stessi ragazzi, che in due sessioni hanno liberato il campo completamente imbiancato.

Anche il riscaldamento quindi è un po’ atipico, coi giocatori della panchina che lavorano di rastrello e pala mentre i titolari si scaldano al meglio possibile; si arriva alle 14.45 e la partita, con un  quarto d’ora di ritardo, puo’ finalmente cominciare. L’11 iniziale è composto da FILIP SAS DANGO MAX RAOUL MARTIN FEDE FABIO MIRKO PABLO ROBIN.

Si comincia come richiesto, cercando subito un’intensita tale da contrastare quella del Varna, che fa del ritmo il suo punto di forza. E il primo tempo, grazie ad entrambe le squadre, è di un livello altissimo: si gioca palla a terra e si ribatte colpo su colpo. Noi creiamo qualche occasione in piu’ (l’azione che porta al tiro Fabio, che ci aveva provato in stile mano de Dios qualche minuto prima, e’ da manuale del calcio), ma come spesso capita ci manca il “killer instinct”, dato che oltre all’occasione appena descritta, ne sciupiamo una clamorosa con Robin, che calcia fuori col portiere in uscita, e altre con Pablo e Mirko, che sbagliano scelta dentro l’area. Anche Fede ha il tempo di cercare la conclusione prima di chiedere il cambio (l’opera di spalatura, di cui è stato trascinatore, e l’arrivo tardivo al campo portano ai crampi dopo appena mezzora), con Luca che lo sostituisce andando alto al suo posto per non scombinare l’assetto di una squadra che gioca i migliori 45 minuti del suo campionato. Qualcosina concediamo (ma ci sono anche degli ottimi avversari) e Filip è come sempre prodigioso nel tenerci in partita, prima su un tiro cross destinato al sette e poi con un colpo di reni su tiro deviato. Andiamo quindi al riposo sullo 0.0, soddisfatti del primo tempo e con una novita’ per la ripresa, dato che Pablo lascia il posto ad Hannes, la cui velocita’, dopo un primo tempo giocato alla morte, potrebbe essere il grimaldello per aprire la difesa del Varna. Altro cambio è l’arretramento di Luca in mediana, con Martin che sale a fare l’interno. Per il resto, si rimane cosi’, sperando di vedere un altra frazione di gioco da incorniciare.

Il secondo tempo è, in realta’, un po’ meno bello del primo: d’altra parte siamo ormai verso fine andata, e tenere 90 minuti al ritmo da Premier League del primo tempo sembra impresa difficile. Dopo i primi 15 minuti cominciamo ad andare un po’ in difficolta, anche perche’ dietro cominciamo a scricchiolare; qualche buco evitabile porta gli ospiti a rendersi pericolosi in alcune circostanze, con Filip che deve compiere un’altra bella parata e con qualche recupero affannoso dei due centrali. Nel momento dove siamo piu’ in difficolta’ arriva il gol: Hannes decide di sfondare da solo, saltando quattro uomini in velocita’, e concludendo sul primo palo; il legno stoppa la sua conclusione, ma sulla ribattuta il piu’ rapido e’ Mirko che insacca un gol preziosissimo. Che difendiamo a denti stretti negli ultimi 20 minuti, con alcuni cambi (entrano Hen per Max, con Luca che scala dietro e Mirko a centrocampo) e poi Moriz per un esausto Dango (che ha stoppato egregiamente i due esterni che si sono avvicendati sulla sua fascia). Certo, soffriamo un po’ ma in realta’ non concediamo poi molto, nonostante (saro’ ripetitivo ma è uguale) di fronte ci troviamo una signora squadra; nella fase finale del match c’e’ ancora tempo per concedere gli applausi al match winner, che lascia il posto a Martin Prinoth, in modo da spezzare il forcing finale dei miei- quasi -concittadini; l’ultimo brivido è un corner con 21 uomini in area a tempo abbondantemente scaduto, ma per fortuna la palla carambola sui nostri piedi e viene spazzata via. Come la neve che voleva impedirci di giocare. Come i dubbi sul fatto di non riuscire a giocare a modo nostro contro le squadre di vertice, dato che avevamo fin qui perso i due scontri diretti contro le squadre sul podio della classifica parziale. Oggi abbiamo messo in mostra tutte le nostre qualita’: l’affidabilita’ di Filip, l’affiatamento di Max e Raoul, la puntualita’ di Dango, l’eclettismo di Luca (3 ruoli in 60 minuti), l’intensita’ di Martin e Fabio, la qualita’ del nostro attacco (con Robin che per la prima volta fa i 90 e li fa da migliore in campo). Tutti i giocatori coinvolti, anche quelli non citati, hanno fatto una partita positiva, e questo è motivo di vanto per un gruppo forte, unito e che ha la voglia e le qualita’ per puntare a giocarsi il campionato. Qualita’ tecniche e umane: non so quante altre squadre, pur di giocare, avrebbero spalato il campo con il termometro abbondantemente sotto zero!

Dopo 10 partite giocate abbiamo in saccoccia 24 punti: un bottino ragguardevole, che andra’ incrementato nelle ultime due partite per chiudere un ottimo girone d’andata e rimanere in scia del Taufers, che pare inarrestabile (11 vittorie su 11) ma che la prossima partita riposa e poi ospita il Varna (sperando che almeno loro si presentino al big match al completo…). Noi faremo la nostra parte, a cominciare dalla partita col Chienes, squadra fino a ieri derelitta, classifica alla mano; ma proprio ieri i pusteresi hanno espugnato il campo del Ridanna e arriveranno carichi a mille. Sta a noi spegnerli, entrando in campo come contro il Varna!

alla prossima 

Jose’ Muchinho

Metamorfosi

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Gherdeina – Plose 2.1

Reduci dalla sconfitta con la capolista, i ragazzi del Gherdeina si trovano di fronte ad un imperativo: se vogliamo continuare un campionato di vertice, dobbiamo per forza vincere, dato che il Taufers sta scappando e dietro di noi si sono avvicinate Ridanna e Varna (e saranno con noi a giocarsela fino alla fine).

Dopo l’ecatombe della scorsa settimana, finalmente tornano a disposizione alcuni giocatori chiave, anche se non al top; è un’ottima notizia perche’ ci permette di schierare nuovamente la squadra nella maniera che le è piu’ congeniale, e partiamo quindi con

FILIP MAX RAOUL LUCA MORIZ MARTIN FEDE FABIO MIRKO PHILIPP PABLO

I nostri avversari hanno fin qui raccolto appena 6 punti, ma osservando i risultati si nota come abbiano sempre dato filo da torcere agli avversari, strappando anche due pareggi contro Campo di Trens e, soprattutto, Varna, unica squadra (assieme al Taufers) ancora imbattuta.

La partita comincia con un ritmo piuttosto blando, anche perche’ alcuni giocatori faticano a entrare nel match; la manovra, pur ordinata, è piuttosto lenta, ma il gioco è comunque saldamente in mano nostra. Mirko e Philipp (al rientro dopo un mese) creano la superiorita’ ma poi manca quel guizzo che permetta il vantaggio; una bordata del nostro capitano vede il miracolo del portiere ospite, e sempre MIrko ha un’altra occasione dentro l’area ma non conclude con la cattiveria necessaria. Fino al minuto 32 il copione è questo: il Plose non riesce a impensierirci neanche per sbaglio, fin quando accade l’episodio che ravviva la partita. Raoul, in proiezione offensiva, viene steso con un fallaccio (almeno da giallo); l’arbitro concede giustamente il vantaggio, che non si concretizza, e fin qui tutto bene. Il problema è la ripresa del gioco dopo che i nostri avversari gettano fuori la palla col classico gesto da fair play: anziche’ riprendere con la rimessa a nostro favore (con palla che sarebbe stata ovviamente restituita) decide di scodellare, tra l’altro senza nessuno dei nostri a contendere il pallone. Lancio lungo, palla dentro e gol dell’1.0! Due torti nella stessa azione, dato che l’entrata su Raoul non viene neanche sanzionata con un cartellino sacrosanto… a questo punto, perdiamo la testa, dato che il Plose, fin qui in vacanza, crea un altro paio di situazioni importanti, e Filip ci deve tenere a galla sventando un tiro diretto all’incrocio dei pali.

L’intervallo per fortuna arriva presto, e nello spogliatoio vengono messe in chiaro le cose: questa partita non si puo’ e non si deve perdere!! I ragazzi recepiscono alla grande, entrando in campo ben prima degli avversari e cominciando il secondo tempo come una perfetta macchina da guerra, che vede i cambi (obbligati) di Sas e Robin per Luca e Philipp. In appena 3 minuti troviamo il pareggio, con azione innescata da Sas, rifinita da Pablo (inesistente nel primo tempo, devastante nel secondo) e conclusa da Fabio, ottimo come sempre negli inserimenti. 1-1 ed e’ chiaro che piega prendera’ il secondo tempo!

Infatti, nei minuti successivi abbiamo un buon numero di occasioni, le migliori con il neontrato Robin (che calcia fuori da buona posizione) e con Fabio, ancora ottimo nell’inserirsi. La palla gira che è una meraviglia, e dalla destra, tra Pablo e Sas, fanno uno sfacello dietro l’altro, ma ancora il vantaggio non arriva. Fino al minuto 70, con Fede fuori a terra con i crampi e Robin che si invola in posizione “sospetta” e chiude, stavolta con freddezza, l’ennesima azione offensiva.

Fede, cotto e ammonito, viene sostituito da Seni (con Mirko che scala a centrocampo); The Flying Camel entra subito in partita, rischiando il gol del 3.1 che non arriva solo perche’ ostacolato al momento della conclusione. Il monologo gardenese, ottimamente interpretato per tutto il secondo tempo, viene interrotto solo una volta, con un nostro buco difensivo che porta una punta avversaria a tu per tu con Filip; per fortuna la conclusione ospite finisce sul palo, con Sas che puo’ spazzare via salvando le coronarie del mister.

C’e’ ancora una manciata di minuti per Zink, che rileva Moriz (anche oggi non contento della sua prestazione, pur largamente positiva) e dopo 4 minuti di recupero la partita si chiude. Con il risultato giusto.  E fortemente voluto.

La gara ci lascia, a mio parere, parecchio su cui riflettere. A parte l’errore arbitrale, nell’azione del vantaggio ospite siamo stati un po’ “tonni”, non andando a coprire il buco lasciato da Raoul e pensando piu’ a protestare che a chiudere sull’azione ospite; errore di noi tutti, dato che comunque l’azione è ripartita dalla difesa e c’era tutto il tempo per recuperare. In queste situazioni dobbiamo essere piu’ pronti (mister compreso) , perche’ possono costare veramente una partita. Così come il buco del secondo tempo.

Altro spunto su cui riflettere è l’approccio alla gara. Non è la prima volta che giochiamo un primo tempo sottotono e un secondo tempo di livello altissimo; dobbiamo studiarci qualcosa per riuscire a estendere per 90 minuti la voglia di vincere e l’agonismo portato nei secondi 45 minuti. Sicuramente questa settimana, almeno in parte, ha influito un inconscio “staccare la spina” dato l’arrivo delle vacanze; questo si era gia’ notato nell’allenamento di venerdì, non proprio eccelso in quanto ad intensità.

Ma ci sta: se dopo 3 mesi di lavoro si cicca – in parte – il secondo allenamento (e il primo la colpa era piu’ di situazioni organizzative che dei giocatori), vuol dire che stiamo facendo un lavoro non buono, ma ottimo. Ora abbiamo una settimana di pausa (dal campionato) e quindi i prossimi allenamenti serviranno a preparare la gara che disputeremo il 12 novembre col Varna, una squadra forte e tosta che sicuramente ci dara’ del filo da torcere, e che potrebbe essere appaiata a noi se sabato, nello scontro diretto col Ridanna, portera’ a casa i 3 punti. Per cui su le antenne ragazzi, non molliamo ora sul piu’ bello. Tra quattro settimane avremo modo di ricaricare le batterie. Ma ora diamo tutto, facciamo gli ultimi 11 allenamenti, gli ultimi 9 punti e a fine andata vedremo dove siamo.

alla prossima

Jose’ Mucinho

Sconfitti, non domati!

Taufers – Gherdeina 2.0

La partita tanto attesa arriva trovandoci in una situazione non proprio ottimale: gli strascichi della mattanza col Brunico ci sottraggono Cris e Mirko, a cui si aggiungono altri assenti eccellenti; la preparazione della partita in settimana e’ stata pero’ ottimale, e partiamo quindi per Campo Tures (anzi, Villa Ottone, per capire dove giocavamo ho dovuto consultare Google Maps…) con il giusto carico di tensione agonistica ed entusiasmo.

Scendiamo quindi in campo con FILIP DANGO RAOUL SAS MAX JEREMY FEDE MARTIN MORIZ PABLO HANNES.

Che si tratti di una squadra tosta lo sapevamo gia’, e il campo lo dimostra fin dall’inizio: i nostri avversari fanno solo una cosa, ma la fanno bene, benissimo, anche perche’ sugli esterni hanno due schegge e in mezzo al campo un regista dai piedi fatati. Per cui il copione del primo tempo ci vede assediati, con palle gol che fioccano e con i nostri difensori che devono continuare a rincorrere avversari che paiono imprendibili. Alcuni giocatori sono un po’ spaesati, anche perche’ non giochiamo col nostro consueto sistema di gioco, e quindi la manovra ne risente. Rischiamo, rischiamo molto e creiamo poco, anzi nulla: in tutto il primo tempo non riusciamo mai a dare l’idea di essere pericolosi. Arrivare con lo 0.0 all’intervallo è quindi un mezzo miracolo, ma la fortuna, fin qui dalla nostra parte, ci chiedera’ il conto a breve…

Rientriamo in spogliatoio consci che per non uscire con le ossa rotte bisogna cambiare molto: si comincia con un cambio tattico, con l’ingresso di Hen per Jeremy e il cambio di modulo, per tornare a schierarci con la nostra consueta pelle; ma il cambiamento piu’ importante è nella testa dei ragazzi, che decidono che è ora di far vedere come abbiamo fatto 18 punti sui 21 a disposizione.

Se qualcuno fosse arrivato al campo all’intervallo, vedendo i primi 15 minuti non avrebbe avuto dubbi: la squadra che comanda la partita è quella ospite, con bel fraseggio e incursioni da parte degli esterni che mettono a dura prova la capolista, anche se non arriviamo ad impensierire il portiere. Ma nel momento in cui cominciamo ad accarezzare l’idea di poter fare bottino, la dea bendata decide che è il momento di saldare i conti: una nostra azione offensiva viene infatti prontamente ribaltata, e dopo un paio di sfortunati rimpalli, la palla arriva ad una punta, che viene, fortuitamente,  a trovarsi completamente libera. Nulla puo’ Filip e prendiamo l’ 1.0 nel nostro momento migliore! Di li a poco subiamo anche il secondo gol, e a questo punto ci si potrebbe aspettare un crollo definitivo, che pero’ non avviene: rimaniamo infatti in partita, cercando di costruire e combattendo su ogni pallone (da segnalare l’ottimo debutto dell’allievo Eliseo che, subentrato a inizio ripresa ad Hannes si batte come un leone, come del resto tutti).

Non abbiamo grandi occasioni, ma ci proviamo fino alla fine: anche Robin, non al top, si fa notare per un tiro alto dopo bella azione individuale, ma oggi non è davvero giornata, purtroppo: nonostante il grande impegno di tutti, non troviamo il guizzo per riaprire il match che scivola cosi’ verso la conclusione. Nei minuti finali entra Martin P. per un esausto Dango; e’ l’ultima cosa da annotare per il big match che lancia la fuga del Taufers, ora a +6.

Il fischio finale ci lascia quindi l’amaro in bocca per il risultato negativo, ma anche la consapevolezza che, dopo 8 giornate, siamo davvero sulla strada giusta. A parte un paio di strilli contro dei compagni che si stavano sacrificando fuori ruolo, che non ho per nulla gradito, abbiamo giocato da squadra, sacrificandoci per i compagni e lottando su ogni pallone per 90 minuti. Il gruppo c’e’, e anche i piu’ giovani hanno ormai colmato il gap dovuto al salto, non sempre indolore, dagli allievi alla juniores. Ora, il primo tempo è stato orribile, e capisco lo scetticismo che puo’ esserci vedendo la formazione di partenza, che sicuramente ha condizionato il nostro modo di giocare. Ma l’obiettivo di limitare i danni era quello che avevamo in testa per i primi 45 minuti (e con una bella dose di fortuna ci eravamo riusciti) per poi giocarcela a viso aperto nella ripresa. E ci abbiamo provato… poi nel calcio ci sono anche gli avversari, e dobbiamo riconoscere che, oggi, sono un gradino sopra di noi. Non come il Lazfons lo scorso anno, che era di un altro livello. Un gradino. Uno solo. E col lavoro e lo spirito che stiamo dimostrando, di qui all’incontro di ritorno questo dislivello puo’ essere colmato.  A fine partita ho fatto i complimenti ai ragazzi: anche se esteticamente la nostra non è stata sicuramente una bella partita, agonisticamente abbiamo dato tutto. Tutti e 15 i giocatori impiegati. E c’e’ da essere fieri di loro.

Ora, prendiamo la cattiveria e la voglia dei secondi 45 minuti (e lo spirito di sacrificio di tutti i 90) e manteniamo SEMPRE questa mentalita’, quando si gioca con la prima come quando si gioca contro l’ultima, a inizio partita ma anche al minuto 93, e  di punti in giro ne perderemo ben pochi. Ne sono convinto.

alla prossima

Jose’ Muchinho

 

 

Vittoria amara

Gherdeina – Brunico 5.0

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A sette giorni dallo scontro diretto col Taufers, ospitiamo a S.Cristina il Brunico, squadra che fin qui ha raccolto appena 5 punti ma che, nell’ultima gara, ha imposto il pari al Ridanna, in un roboante 3-3

L’importanza della gara è palese, dato che per rimanere in scia al Taufers bisogna vincere; un’incognita che agita la nostra vigilia riguarda le condizioni di Mulin, zuppo d’acqua dopo la incessante pioggia caduta venerdi’. Arrivati al campo scopriamo che, nonostante tutto, il terreno di gioco ha retto abbastanza bene e, tolta qualche pozzanghera, pare essere praticabile.

Ci schieriamo con FILIP CRIS DANGO MAX RAOUL LUCA FEDE MARTIN MIRKO HANNES PABLO,  e la concentrazione altissima del prepartita produce subito i frutti, dato che bastano un paio di minuti ad Hannes per capitalizzare il calcio piazzato di Mirko con una giocata da “9” puro, acrobazia in anticipo sul marcatore e palla sotto la traversa. La pressione è costante e, anche se non sempre la palla va dove i piedi vorrebbero, riusciamo a impensierire spesso la difesa ospite. Che Mirko sia in giornata sfigata si vede quando colpisce il palo su punizione meravigliosamente calciata, e quando, in finale di tempo, si vede respingere due volte la conclusione dal portiere ospite.

Nel mezzo, si segnala come i nostri avversari si facciano notare solo per delle entrate non punite o punite in maniera non adeguata dal direttore di gara, mentre uno sgambetto di Hannes viene punito con un giallo sacrosanto ma sicuramente non in tono col metro utilizzato nei confronti dei nostri avversari. Che menano ininterrottamente, e a pagare il conto siamo ovviamente noi, dato che a meta’ primo tempo perdiamo Dango e Cris. Per loro in campo vanno il Moro, al debutto con noi quest’anno, e Jeremy. Altro toccato duro è Pablo, che infatti all’intervallo mette in dubbio il suo rientro in campo, anche se poi stringera’ i denti.

La partita riprende con una squadra che riesce a tenere la concentrazione dopo un intervallo anomalo, con Cris che veniva soccorso in spogliatoio (in serata arrivera’ la prognosi, 3 mesi di stop) e ovviamente grande preoccupazione per le sue condizioni, dato che il dolore provato dal ragazzo era evidente. Ma non cambia il tema della gara: noi che proviamo a impostare e i nostri avversari che provano a romperci! Finalmente cominciano i provvedimenti disciplinari, e il loro terzino destro e’ il primo a salutarci per doppio giallo. Qualche minuto e Hannes esce per lasciare il posto a Robin; il 2.0 è gia’ nell’aria e ci pensa Fede, al primo gol stagionale, a ipotecare i 3 punti.

Di qui in poi la sequenza degli eventi è confusa, almeno per me, dato che abbiamo, in ordine sparso:

-l’espulsione di Mirko per doppio giallo (entrata in ritardo e decisione corretta), con il nostro capitano che si trascina dietro l’avversario colpito, punito a sua volta per reazione;

-la minirissa seguente, con rischio espulsioni multiple da una parte e dall’altra;

-l’entrata in campo di Hen per Pablo, ancora sofferente per la botta del primo tempo;

. il terzo gol di Robin, che chiude la partita;

-la terza espulsione del Brunico, col 9 che lascia il campo con trenta minuti di ritardo, dato che a inizio ripresa aveva tirato una gomitata non vista a Max;

-la doppietta del Pera, che punisce i nostri avversari con due pregevoli conclusioni da fuori area (botta nel sette e piattone nell’angolino basso)

-l’ingresso di Luki per un esausto Fede

-una dozzina di entrate violente da parte dei nostri simpatici ospiti, che hanno pure il coraggio di protestare per un fallo nostro non sanzionato.

Il 90esimo arriva e ci lascia 3 punti pagati a caro prezzo, dato che Cris rivedra’ il campo nel girone di ritorno (auguri di cuore a un giocatore meraviglioso, oltre che un ragazzo d’oro), Mirko saltera’ per squalifica il big match col Taufers e altri 3 o 4 giocatori escono acciaccati dal confronto con i pusteresi. Che evidentemente concepiscono il calcio in una maniera che di sportivo ha ben poco: due passaggi in croce non li hanno manco provati a fare, ma sulle scivolate, le gomitate e la maleducazione (tolti 4 o 5) sono stati imbattibili. E i nostri ragazzi sono stati bravi a non cadere nelle provocazioni ma a rispondere nel modo che sanno: facendo gol a ripetizione e provando comunque a divertirsi

Purtroppo, a mio parere oggi hanno trovato terreno fertile per un arbitraggio troppo poco attento alla situazione del campo: un terreno di gioco cosi zuppo d’acqua era gia’ di per se un rischio per l’incolumita’ dei giocatori; il far passare lisce le prime tre o quattro entrate ha indirizzato la gara verso una china che ha portato noi agli infortuni e loro alle espulsioni, tardive, del secondo tempo. Sia chiaro: un arbitraggio all’inglese mi puo’ anche piacere, ma su un campo del genere o fai capire subito che certe entrate non si fanno, o alla fine fai la conta dei feriti. Questo detto senza malanimo verso un ragazzo dell’eta’ dei nostri giocatori, che pertanto avra’ sicuramente modo di capire la lezione di oggi e migliorarsi. D’altronde siamo tutti dilettanti, e finche’ c’e’ la buona fede (dimostrata dalla pioggi di cartellini della ripresa) si tratta solo di critica costruttiva.

Ora, tra sette giorni, andiamo nella tana del lupo: quel Taufers a punteggio pieno che vuole provare ad imitare il Lazfons dello scorso anno. Al momento in cui scrivo, non è dato sapere il risultato della gara col Ridanna (forse non disputata?), ma qualunque esso sia non cambia la sostanza. Le squadre (finora) migliori si sfidano in una di quelle partite che pagherei per giocare. Ma devo dire che partite come quella di ieri mi mettono in condizione di essere fiero di poter guidare questo gruppo verso una gara cosi’ importante.

Ora, fondamentale è arrivarci con la tensione giusta: non ci giochiamo la casa, ci giochiamo solo una partita importante (siamo solo all’ottava giornata, non dimentichiamolo); tra sette giorni voglio raccontare una bella partita giocata al massimo tra due squadre forti. Fortissime!

Alla prossima

Jose’ Muchinho

 

4×4

Gherdeina – Naz 4.0

Dopo la sconfitta di Ridanna, ci presentiamo al nostro pubblico con un solo obiettivo: riprendere la marcia bruscamente interrotta sette giorni fa. Ci presentiamo alla gara un po’ ammaccati: mancano infatti alcuni giocatori chiave, come Max e Raoul dietro, Fabio in mezzo e Mirko avanti, oltre ai soliti lungodegenti e al febbricitante Jeremy. Per fortuna a darci una mano arrivano Sas e Hannes, che mettono una toppa in posizioni difficilmente ricopribili dai restanti giocatori a disposizione. Partiamo quindi con FILIP SAS DANGO MORIZ CRIS LUCA MARTIN FEDE HANNES PABLO ROBIN. In panchina, al posto del mister squalificato, si siede Meme’, reduce dall’ennesima vittoria con i bambini (un robante 7.2!)

La malasorte delle assenze è pero’ bilanciata dall’avversario odierno, un Naz in grossa difficolta’ che ha fin qui perso tutte le partite disputate. I limiti degli ospiti si vedono sin dall’inizio, con Robin che trova il gol di testa dopo un assist ravvicinato, sempre di capoccia, di Hannes. 5 minuti di gioco e siamo gia’ in vantaggio. I successivi dieci minuti fanno pensare alla goleada: Hannes colpisce il palo dopo uno splendido pallonetto e Robin calcia fuori dopo aver scartato il portiere; sempre Hannes calcia poco dopo alto un’altra ottima chance. 14 minuti giocati e 4 nitide, nitidissime palle gol sono pero’ un’arma a doppio taglio, dato che ci fanno pensare di avere la partita in tasca e rallentare il ritmo, adattandoci a quello del Naz. Che è oggi un ritmo da pensionati: l’ultima mezzora del primo tempo è la peggior frazione di gara giocata quest’anno, con occasioni potenziali che arrivano solo perche’ Pablo è inarrestabile (ho contato una ventina di dribbling nel primo tempo) e loro dietro sono davvero poca roba. E per fortuna anche davanti non è che siano il Barcellona, dato che anche se non siamo proprio ordinati non riescono mai a sorprenderci. Se non a pochi minuti dalla fine, con un lancio in mezzo che vede un liscio collettivo e la palla che sfila sul fondo mettendo i brividi al pubblico.

L’intervallo vede poche indicazioni chiare (alzare il ritmo, cercare di giocare a due tocchi) e la preparazione di un cambio obbligato, Zink per Sas. Tutto è pronto per la sostituzione al 5′, ma c’e’ ancora tempo per l’allontamento di Meme’, reo di aver segnalato al direttore di gara (forse con toni un po’ accesi) la botta in volto subita da Dango, col gioco che stava continuando senza permettere il soccorso al nostro terzino.

Il cambio comunque avviene e Zink prende posto in fascia, con Luca (oggi capitano) che scala centrale dietro. E’ il primo cambio fatto in autogestione, con Mirko che viene promosso dagli eventi a selezionatore ufficiale (con la tentazione, per tutto il secondo tempo, di alzare il numero 18 ed entrare in campo…).

I nostri avversari provano ad alzare il baricentro schierando la terza punta, ma a fare il gol siamo noi: Robin, servito di nuovo da Hannes, trova il 2.0 siglando la doppietta personale. E a breve arriva pure il terzo gol, siglato da Hannes che, dopo tanta generosita’ negli assist si vede ricambiato il favore, timbrando il cartellino e chiudendo il conto.

La fase finale di gara vede due cambi “obbligati”, con Hen che rileva un dolorante Fede e Martin P. che rileva Cris, a sua volta infortunato. L’assetto è ora veramente inedito, con Robin centrocampista centrale. Restano da segnalare il gol del 4.0, siglato da centravanti puro da Hen (che si conferma sempre pronto, replicando l’assist a Robin col Badia) e il fatto che chiudiamo a reti inviolate (a dire il vero, senza subire neppure un tiro in porta) nella giornata con le difese sperimentali. Chiudiamo inoltre per la quarta volta (su sei incontri) con quattro reti segnate: non male…

Oggi, a mio parere, abbiamo semplicemente raccolto i frutti della nostra schiacciante superiorita’: non ce ne vogliano gli avversari, ma oggi giocando la nostra partita peggiore abbiamo vinto 4.0 e creato almeno 10 palle gol. Tutte frutto pero’ di intuizioni individuali. Tolta solo la fase centrale del secondo tempo (diciamo dal decimo fino all’uscita di Fede) non abbiamo MAI provato a giocare la palla come sappiamo, confidando sulla superiorita’ tecnica dei nostri giocatori. E questo è il punto negativo (non da poco) della giornata. Ci sono pero’ anche aspetti largamente positivi, come le prestazioni singole di molti giocatori (da segnalare il secondo tempo pazzesco di Luca, oggi in versione tappabuchi…) e il fatto di essere tornati subito a vincere e in condizioni abbastanza emergenziali. Oggi credo che la dea bendata ci abbia restituito in parte quanto tolto a Ridanna, facendoci affrontare l’avversario piu’ facile nella nostra giornata piu’ difficile; cio’ non toglie che ora dobbiamo riprendere anche a giocare, cosa che abbiamo smesso di fare dal secondo tempo a Stange.

Sabato ospitiamo il Brunico, squadra che ha appena imposto il 3.3 proprio al Ridanna, e che quindi sara’ una formazione non facilissima da affrontare. Ma che conferma la tendenza di questo inizio stagione: tolto il Taufers (che affronteremo tra due settimane) finora tutti hanno perso punti in giro, a volte con risultati sorprendenti. Per cui non si puo’ mai abbassare la guardia! Per il momento, godiamoci i punti e il secondo posto nuovamente in solitaria. Col Taufers li’, a soli 3 punti nonostante il percorso netto!

La settimana di avvicinamento alla prossima partita comincia con un lunedi’ di festa al temutissimo Marcia’, per cui qualche giorno di riposo in piu’ per tutti;da mercoledì dobbiamo pero’ ricominciare a pedalare e a chiarirci un po’ le idee. Ho detto piu’ volte e lo confermo: per diventare una grande squadra, dobbiamo riuscire a fare quel “clic” che ci permetta di giocare sempre al nostro ritmo, sia che l’avversario sia piu’ forte, sia che l’avversario sia piu’ scarso. E’ un passaggio obbligato, anche se piu’ difficile di quello che puo’ sembrare a parole. E’ l’obiettivo da perseguire fin da subito… diciamo da subito dopo il Marcia’!

Alla prossima

Jose’ Muchinho

 

DOCCIA GELATA

Ridanna – Gherdeina 4.1

Risultati immagini per aforismi sconfitta

La quinta giornata di campionato ci vede di fronte alla squadra che, in qualche modo, lo scorso anno ci giunse seconda in faccia dopo un testa a testa durato tutto l’anno; noi ci presentiamo alla gara con qualche assenza importante ma con ottimi ricambi, e ci schieramo quindi con FILIP DANGO ROMED RAOUL MORIZ MARTIN M. FEDE FABIO MIRKO ROBIN PABLO.

Sin dalle prime battute si capisce che è un altro andazzo rispetto alle ultime partite; il Ridanna, quest’anno, è squadra tosta (nulla a che vedere con quello affrontato lo scorso anno, almeno nei confronti diretti) e ci da’ un bel daffare in fase difensiva, soprattutto con la punta centrale molto abile a cercarsi gli spazi. Il primo tempo è davvero godibile: ritmo alto, carica agonistica top e sprazzi di ottimo calcio. La prima occasione e’ dei padroni di casa, con Filip che alza il muro in una situazione di uno contro zero; noi non siamo da meno e creiamo un paio di ottime palle gol con Robin e Pablo. La piu ghiotta occasione gli ospiti se la creano evitando di soccorrere un loro uomo a terra (tra l’altro colpito in faccia, o almeno cosi’ sembrava…) e sulla ripartenza si procurano un calcio di rigore che Filip para magistralmente. Passa una manciata di minuti ed è il loro portiere a mettere la mano che devia la punizione di Mirko sulla traversa, ripetendosi poco dopo su Pablo in uscita. Andiamo al riposo sullo 0.0 che ci sta un po’ stretto, ma col miglior primo tempo fin qui disputato. Fede non ce la fa e al suo posto entra Hannes; noi ci risistemiamo con un 4.4.2 sicuramente piu offensivo, ma con una difesa – sulla carta – piu’ coperta dato che i centrocampisti bassi sono adesso due. L’equilibrio dura ancora una manciata di minuti, poi un nostro errato disimpegno porta al vantaggio dei padroni di casa (probabilmente viziato da un tocco di mano); gia’ un minuto prima avevamo pero’ rischiato sempre per nostra disattenzione. L’1.0 ci da’una martellata, e oggi oltretutto la sfiga regna sovrana, dato che subiamo il 2.0 con un fuorigioco evidente a tutti, tranne che a chi deve sanzionarlo; per girare il dito nella piaga, espulsione del mister reo di aver segnalato che il 6, che a suo dire teneva in gioco la punta, era in panchina poiche’ sostituito a fine primo tempo…. ma tant’e’, oggi è cosi’. Il secondo gol ci taglia a meta’, anche perche’ veramente ingiusto come passivo, e prendiamo pure il terzo gol. La testa è andata, a quanto pare, ma nonostante tutto proviamo ancora a creare e troviamo il 3.1.con un’autorete. Entrano Martin P. per Romed e Hen per Mirko, proviamo ancora a sfondare ma non arriva altro che il quarto gol dei padroni di casa, su un altro calcio di rigore che a momenti Filip non neutralizza! La cronaca degli ultimi dieci minuti vede gli ultimi cambi, con Zing che rileva Moriz e Lukas che rileva Robin e qualche ulteriore occasione con Hen, Fabio e Hannes.

Il fischio finale certifica l’aggancio del Ridanna e il +3 del Campo Tures, che si trova quindi in testa da solo.

A prescindere dal risultato, faccio ancora fatica a capire del tutto questa partita. 45 minuti da grandissima squadra cancellati da 10 minuti di follia hanno portato ad un passivo che nessuno, dopo il primo tempo, si poteva aspettare. Certo, non siamo stati proprio fortunati con gli episodi arbitrali (c’era anche un rosso su Hannes..), ma qualche crepa c’era gia’ stata nei minuti precedenti al primo gol; certo, ci sono stati diversi errori individuali, ma una giornata storta puo’ capitare a tutti. Comunque, il bilancio fin qui resta ottimo e il fatto che il risultato sia frutto di un blackout durato una decina di minuti fa ben sperare. Così come fa ben sperare la voglia che tutti avevano comunque di giocare una partita che sembrava stregata.

Ripartiamo quindi dal primo tempo ma senza dimenticare gli errori della ripresa; sabato ci aspetta il Naz (ancora a secco e percio’ pericolosissimo!), e dopo una sconfitta potrebbe anche emergere qualche incertezza da parte di un gruppo che si era abituato benissimo. La settimana piu’ importante del nostro campionato è perciò la prossima, dove dovremo prepararci sin da subito per riprendere il cammino bruscamente interrotto. Con la consapevolezza che una sconfitta non cambia quello che siamo: una gran bella squadra!

Ps: la citazione nell’immagine è di un personaggio considerato eroe nazionale in quasi tutti i Paesi del Sudamerica,  uno che si’, ha perso alcune battaglie, ma le guerre, poi,  le ha vinte!!

Alla prossima

Jose’ Muchinho

 

 

 

Macinati

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GHERDEINA – MILLAND 4.1

Reduci dal trionfale derby col Badia, arriviamo al confronto col Milland col vento in poppa; lo stessso non si puo dire dei nostri avversari, che avevano dominato le prime due gare, salvo rimediare lunedi una sonora scoppola dal Ridanna (1-6). L’aria di derby continua, in questo caso lo è per il mister, che non vince una gara ufficiale con i cugini gialloneri da ormai 12 anni (stagione 2003-04, quando ero un giovane virgulto..)

Ci presentiamo al fischio d’inizio con il nostro classico sistema di gioco, con Filip in porta e poi Dango Raoul Max Cris Martin M. Fede Fabio Mirko Pablo e Robin

Pronti, via, abbiamo subito una bella occasione, con Mirko che spedisce alto da pochi metri; allo stesso modo, un clamoroso liscio difensivo mette Robin in condizione di calciare a botta sicura, ma il suo tiro finisce sulla traversa.E’ un primo tempo godibile, anche se il caldo inaspettato non aiuta i nostri ad alzare il ritmo; ciononostante, quando prendiamo palla a centrocampo, inneschiamo sempre bene le punte che creano situazioni pericolose una dietro l’altra, sia col fraseggio che con azioni personali. A fine primo tempo saranno sei le palle gol create, a fronte di nessun pericolo in fase difensiva. Un primo tempo che non entusiasma troppo la tribuna, ma che crea le premesse per quanto avverra’ ad inizio secondo tempo: infatti, da noi corre la palla (che giro in difesa e in mezzo col trio Fede-Martin-Fabio), da loro corrono i giocatori…Solo nel finale c’e’ un momento in cui andiamo in difficolta’, ma i nostri rivali non costruiscono altro che un calcio piazzato dalla trequarti in cui provano ad andare in area senza successo. E’ il massimo rischio del nostro primo tempo. Primo tempo che non chiudiamo in vantaggio anche perche’ Pablo viene fermato a tu per tu col portiere perche’… un avversario inciampa su Robin!

Negli spogliatoi arriva una squadra con alcuni acciaccati che pero’ decidono di tenere duro; l’unico cambio gia’ preventivato, che arriva al 5′, e’ quello tra Robin (molto positivo anche oggi) e Hons, che entra subito in partita, apparecchiando il gol di Mirko: azione di forza sulla fascia, tiro che colpisce il palo sul quale il piu’ rapido è il nostro capitano, che spinge in rete il pallone che spezza in due la gara.

Sì, perche’ il Milland, gia’ alle corde, si squaglia: a dare la sterzata definitiva della partita è Fabio, giusto mentre sto dando indicazioni a Jeremy:2.0 e partita in ghiaccio. Jerry rileva uno stanchissimo Raoul ancora in preparazione (ma ottimo anche oggi)

A stretto giro arriva anche il terzo gol, con pallonetto meraviglioso ma sfortunato, dato che a farlo è il centrale del Milland su azione di Pablo! A questo punto, lo stoico Max decide che forse puo’ evitare di stringere ulteriormente i denti (grande grande grande!!!) e chiede il cambio, con Moriz che lo rileva e Cris che scala in mezzo. L’inedita linea difensiva soffre un po’ l’assestamento (d’altra parte, con 4 terzini mi sembra normale…) e subiamo il gol del 3.1, con l’unica azione concessa al Milland fino a quel momento. Moriz a quel punto va a fare il centrale, dando a Jeremy l’opportunita’ di sgaloppare un po’ sulla fascia(geniale di li a poco un colpo di tacco per il fratello); concediamo un’ultima palla gol, con Filip che si guadagna come sempre la pagnotta chiudendo da maestro sulla difficile conclusione in porta. Il campanello d’allarme riporta la squadra in partita, partita che finisce per Fede che, esausto, chiede il cambio. Entra Thomas e a questo punto ci ridisegniamo nuovamente: Martin e Fabio, inesauribili, tengono il centrocampo, con Mirko e il neoentrato che passano a fare gli esterni. A chiudere la partita ci pensa Hons, che ben innescato si trova a tu per tu col portiere e lo secca con un rasoterra angolato dal limite. 4.1, potremmo amministrare, ma non ci va proprio: continuiamo a macinare occasioni! A quel punto Mirko, anche oggi dolorante (ma chi se ne è accorto???) lascia il posto a Hen, con Pablo che scala a centrocampo. Faremmo anche il quinto gol con Hannes ben imbeccato da Pablo, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco assurdo; tentiamo una timida protesta, ma sul 4.1 a partita ormai chiusa non ci crediamo neanche noi. Chiudiamo in avanti con altre due palle gol di Hen, sfortunato in entrambe le occasioni, e dopo un recupero di minuti ignoti (sinceramente, non credo sia stato segnalato ma vista la trance agonistica non ci giurerei) andiamo a raccogliere gli applausi del bel pubblico presente quest’oggi, con la Carla capoultra’ che chiama a se’ i mutons!!!!

Chiudiamo quindi per la terza volta su 4 incontri segnando 4 reti: con 13 gol fatti e 4 subiti abbiamo in questo momento la miglior differenza reti, con un +9 di tutto rispetto. Oggi obiettivamente non avevamo di fronte un avversario irresistibile (anche a causa di alcune assenz), ma abbiamo tenuto il pallino del gioco per tutti e 90 i minuti, creando una quindicina di palle gol (una ogni sei minuti, da paura…) e concedendo qualcosa solo quando abbiamo dovuto inventarci la difesa, scotto questo inevitabile. Un’altra splendida vittoria (e sono 4 di fila) che ci consegna il primato a pari punti col Campo Tures, con 3 punti di vantaggio sul solito Ridanna, nostro prossimo avversario. Certo, dopo 4 giornate bisogna pesare bene le parole, ma si tratta in ogni caso di scontro al vertice, con una squadra che l’anno scorso ci ha “scippato” il secondo posto dopo aver preso 9 pere in due partite. Io non ho dimenticato ragazzi, e neanche voi. Ne sono sicuro… per cui da lunedi cominciamo a preparare al meglio una gara fondamentale per chiudere questo primo ciclo nel modo migliore: dimostrando nuovamente chi è il piu’ forte.

Ps: giuro che sabato sto attento coi fuori quota (per fortuna ne abbiamo solo uno) …

ALLA PROSSIMA

JOSE’ MUCHINHO

 

 

 

IL DERBY E’ NOSTRO !!

VAL BADIA – GHERDEINA 2-4

Risultati immagini per quattro pere

La terza giornata di campionato ci vede impegnati in una delle gare piu’ sentite della stagione: il derby ladino tra Badia e Gardena, confronto sempre caldo tra le rappresentative calcistiche delle due valli. Arriviamo alla partita dopo una settimana di allenamenti molto intensa, e questo fa ben sperare in vista di quella che sara’, sicuramente, una battaglia. La formazione iniziale si discosta di poco rispetto a quella di domenica col Campo di Trens: FILIP RAOUL MAX DANGO MORIZ LUCA MARTIN M. FABIO MIRKO PABLO THOMAS. La novita’ assoluta è il debutto di Raoul come centrale difensivo, con Moriz che passa terzino; per il resto, confermata la squadra che, pur con qualche patema di troppo, ha battuto il Campo di Trens la scorsa giornata.

Cominciamo molto bene, e nei primi 10 minuti controlliamo agevolmente il gioco; il campo pesante pero’ rende difficile la circolazione della palla, anche perche’ il Badia pressa molto i centrocampisti. Loro davanti hanno una punta molto fisica, che crea qualche apprensione a Max e Raoul, anche perche’ spesso gioca sporco… Nonostante tutto, sembra che ci siamo, anche se non riusciamo a sfondare.

Alla prima occasione, a meta’ primo tempo, passa inaspettatamente in vantaggio la squadra di casa. Dango scivola, lasciando campo libero all’esterno offensivo, che serve un pallone in mezzo; la punta badiotta arriva e segna con facilita’. Spiazzati dall’inatteso svantaggio, abbiamo uno sbandamento che rischia di costarci caro: per fortuna sulla seconda occasionissima dei padroni di casa, San Filip compie un autentico miracolo, salvando la conclusione a botta sicura che avrebbe potuto significare “Game Over”.

Rinfrancati dalla prodezza, riprendiamo in mano le redini della partita, riuscendo a trovare il pari al 42esimo: Thomas si procura una punizione che Capitan Mirko trasforma in maniera furba, calciando di potenza in mezzo alla barriera. Passa un minuto e un buco del portiere gli consegna un pallone a un paio di metri dalla linea, ma la sorpresa e’ tale che il nostro non riesce a trasformarlo in rete.

Arriviamo all’intervallo quindi nelle migliori condizioni, a parte Thomas che deve lasciare il campo per problemi alla schiena. Si scalda Robin, altro debuttante in campionato, e noi in spogliatoio abbiamo tutto chiaro: tolti quei 5 minuti di follia, siamo stati superiori, seppur creando poco. Alzare il ritmo e continuare cosi’!

Il rientro in campo ci vede cominciare dove avevamo lasciato, ma con un po’ di cattiveria in piu’. Cattiveria che si conferma la caratteristica principale del 9 avversario, che rischia in diverse occasioni il secondo giallo ma rimane l’unico vero spauracchio per i nostri ragazzi.

Il riscaldamento di Fede, pronto a subentrare per un esausto Raoul, mi fa perdere il 2.1 di Pablo; fa lo stesso, l’importante è festeggiare il vantaggio che capovolge l’inerzia di una partita che a meta’ primo tempo sembrava difficile ribaltare. Il cambio arriva e Raoul esce tra i complimenti di supporters e compagni.

Il “Pablo Day” continua, con il secondo gol meraviglioso dopo una splendida azione corale; siamo quindi 3.1 con ancora 25 minuti da giocare. Entra Martin Prinoth per Moriz, autore di una prestazione positiva e nulla cambia tatticamente. A questo punto, soffermandosi un attimo sulla situazione, da sottolineare lo strepitoso lavoro fatto in questa fase dall’intera squadra, con tutti pronti a far legna ma anche a ricamare col pallone: giriamo che è una meraviglia, a parte qualche passaggio sbagliato (ma col campo cosi’ ci puo’ anche stare) tutti svolgono alla perfezione il loro compito. Siamo sempre nella trequarti avversaria, creando azioni su azioni. A questo punto ti aspetti da un momento all’altro il quarto gol; invece il Badia, nell’unica azione pericolosa della ripresa, trova il 3.2!

Ovviamente i padroni di casa si galvanizzano, ma a spegnere i loro entusiasmi ci pensa subito Hen, che al primo pallone giocato (era entrato da un minuto per Pablo) serve un assist al bacio per Robin. L’altro debuttante di giornata ringrazia e fissa il punteggio sul 4.2 concludendo in maniera fredda, glaciale. A questo punto è d’obbligo dare la standing ovation anche al capitano (in dubbio fino a poco prima della partita, da non credersi visto quanto si è sbattuto oggi!) che lascia il posto a Seni per gli ultimi 5 minuti di gara. La partita finisce ed è un trionfo: vincere il derby in Badia è una maniera meravigliosa per portare a casa la terza vittoria consecutiva.

La partita di oggi ha visto quindi una squadra tosta prendersi cio’ che considerava suo di diritto: le sbandate a volte costano care, e quei 5 minuti centrali del primo tempo potevano essere devastanti. Ma controllare la partita per i restanti 85 minuti è il segno che la squadra vuole continuare a imporre il gioco, anche quando il campo è pessimo (che bello sarebbe stato giocarci se non fosse stato zuppo, a vederlo è un gioiellino) e i rivali giocano per 90 minuti col coltello tra i denti. Ha funzionato praticamente tutto, con i 16 giocatori impiegati che hanno fatto il loro dovere e qualcosina in piu’. Se i cambi mantengono immutato il valore della squadra vuol dire che a disposizione abbiamo una splendida rosa. E se chi viene lasciato in tribuna è a seguire la squadra vuol dire che il gruppo si sta formando compatto. Un applauso quindi a tutti, non saprei indicare il migliore in campo stavolta, non esiste un giocatore che abbia giocato sotto il 7 (ebbene si, per deformazione professionale mi viene da dare sempre i voti..).

Un solo appunto: dalla prossima settimana sara’ in  vigore una multa per le rimesse sbagliate. Puo’ sembrare un dettaglio, ma regalare ogni partita 4 o 5 azioni agli avversari alla lunga puo’ essere pericoloso. E non deve piu’ accadere. Per il resto, giocassimo sempre come il secondo tempo di oggi, avrei ben poco da dire ai ragazzi. Se non che siamo davvero una bella squadra.

Ora la sfida col Milland sara’ sicuramente tosta, tostissima: sono sicuramente una delle squadre piu’ attrezzate per la vittoria finale (non a caso lo scorso anno facevano i regionali) e sara’ quindi una battaglia, e per me un altro derby (che tra l’altro non vinco da anni, regalatemelo!)

Non sappiamo ancora se si giochera’ a casa nostra o loro (sapremo nei prossimi giorni se lo spostamento della partita è stato accettato dalla federazione), ma sappiamo gia’ che per arrivarci al meglio dobbiamo rimanere sul pezzo e allenarci come abbiamo fatto finora.

Alla prossima 

Jose’ Muchinho

Chiaroscuro

FC Gherdëina – Campo di Trens 1.0

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Il match winner, Christian Senoner

Dopo le fatiche infrasettimanali, ci presentiamo al debutto casalingo contro il Campo di Trens, squadra di nuova formazione dato che la societa’ ospite ha ottenuto la promozione in Landesliga e pertanto, per regolamento federale, ha dovuto iscrivere la squadra Juniores prima assente. Scorrendo la lista dei nostri avversari, salta all’occhio la presenza in campo di molti 2000 e 2001, segno evidente della promozione di molti allievi al campionato superiore. Che pero’ siano una squadra da non sottovalutare lo dimostra il successo al debutto contro il Ridanna, battuto 2.0 mercoledi’. Detto questo, noi confermiamo 9/11 della partita di tre giorni fa, con in campo quindi:

FILIP DANGO CRIS MORIZ MAX LUCA MARTIN FABIO THOMAS PABLO MIRKO

Una pioggia fastidiosa accompagna la prima parte di gara, dopo aver infastidito il riscaldamento; noi sin dall’inizio non siamo quelli di mercoledì, almeno dal punto di vista del ritmo. In ostri avversari hanno ovviamente tutto l’interesse a tenerlo basso, disinnescando parte delle nostre qualita’; noi ci adattiamo al loro gioco e percio’ la partita scorre per larghi tratti senza grossi sussulti.

Nonostante tutto, arriviamo spesso in area, creando situazioni molto interessanti, pur giocando a 2 all’ora. Clamorosa quella di Fabio, che davanti al portiere, anziche’ tirare la sua solita legnata, preferisce un’improbabile appoggio a Mirko, sbagliandolo. Da parte degli ospiti si segnala solo un tiro alto dal limite, noi a fine primo tempo avremo calciato verso la porta una decina di volte, senza pero’ mai davvero impensierire il portiere ospite.

L’intervallo arriva dunque benedetto, anche se non serve chissa’ che sfuriata: i ragazzi sono i primi ad accorgersi della situazione, ripromettendosi un cambio di passo nella ripresa. Thomas accusa problemi di schiena e chiede il cambio, che arriva al 5’della ripresa: al suo posto Seni “The Camel”, che va a a fare il laterale alto con la squadra che cambia sistema di gioco. La girandola di cambi porta poi Jeremy a rilevare Moriz, oggi a corrente alternata ma nel complesso positivo. Nel primo quarto d’ora il cambio di sistema sembra giovare, con Cris che diventa spina nel fianco sulla fascia destra; a lungo andare la mossa pare però perdere un po’ di efficacia, tanto che è gia’ pronto a entrare Fede. Con le ultime forze pero’ Cris decide di diventare Maicon (come notato a fine partita dal Moro) e di prepotenza penetra in area, concludendo in diagonale per l’1.0.

Subito dopo l’eroe di giornata, a segno dopo 4 anni, chiede il cambio: entra Fede, torniamo al modulo iniziale  con Seni che va a fare la punta. E Seni conferma la sua vena di questo periodo (non vi dico i numeri in allenamento) con un’azione personale pericolosissima, la più pericolosa dopo quella capitata a Mirko ad inizio secondo tempo.

Gli ultimi dieci minuti vedono l’ingresso in campo di Martin Prinoth per Dango e di Hen per Pablo. Gli ospiti provano a farci paura ma hanno solo una mezza occasione, per il resto siamo in controllo del match. Di qui a poco l’ottimo arbitro di oggi segnala i 3 minuti di recupero e, al termine degli stessi, dichiara la fine delle ostilita’.

Un clima surreale a fine partita pervade lo spogliatoio: da un lato, incassiamo i 3 punti, dall’altro i giocatori non paiono aver piu’ di tanto voglia di festeggiare una vittoria sofferta. Questo comportamento ha una doppia valenza: quella positiva, il rendersi conto di non aver disputato una grande partita; quella negativa, il non capire che spesso queste partite si pareggiano o si perdono. Chiedete a quelli “veri”, come diceva un mio ex mister: un Ancelotti, un Guardiola o un Allegri vi risponderanno sempre che la grande squadra deve cercare di giocar bene, perche’ alla lunga vincera’ tante partite; ma che la grande squadra è quella che vince anche quando non è in giornata!

Comunque, cio’ che facilitera’ di molto il lavoro delle prossime settimane e’ la consapevolezza che questo gruppo di giocatori ha di se’. Oggi si è visto molto (anche perche’ il confronto con l’ultima partita, a distanza di soli tre giorni, è implacabile) quanta differenza fanno, nel calcio, la qualita’ della preparazione alla gara (e questa per forza maggiore non è stata delle migliori, anche perche’ l’ultimo vero allenamento è stato sabato scorso e nel riscaldamento oggi ne sono successe di tutti i colori), il numero di allenamenti nelle gambe (sia Jeremy che Fede hanno dato tutto, ma ovviamente le loro gambe giravano meno), le motivazioni (una partita con il Lazfons campione è una cosa, una con il Campo di Trens -con tutto il rispetto per una squadra messa in campo ottimamente, ma con un gap di eta’ evidente- è un’altra) e il ritmo partita.

Su questo vorrei aggiungere una riflessione, sempre volendo arrivare al concetto di voler diventare una grande squadra. Se vogliamo puntare a rimanere ai piani alti, dobbiamo essere sempre noi a decidere a che velocita’ vogliamo giocare. E i nostri punti di forza si vedono quando giochiamo a mille. Abbiamo un’ottima qualità complessiva, unita ad una forza fisica e atletica quasi sempre superiore a quella degli avversari. I movimenti oggi erano spesso migliori di quelli di Lazfons, ma la velocita’ con cui facevamo girare il pallone era da casa di riposo. E i tiri in porta – una ventina – sembravano spesso i retropassaggi fatti al portiere fino ad inizio anni 90.

Io, per abitudine, cerco di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno: dopo due partite abbiamo fatto 6 punti, fatto 5 gol subendone uno solo, creato almeno 15 palle gol e meritato, in ogni caso, entrambe le vittorie. Se consideriamo che abbiamo rivoluzionato la difesa e modificato sia centrocampo che attacco, rispetto allo scorso anno, non mi pare poco.

Alla prossima

Jose’ Muchinho