RIBALTATI

GHERDEINA-BRUNICO 2.3

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La terza di campionato ci vede opposti al Brunico, squadra tignosa che nelle prime due giornate ha raccolto altrettante vittorie. Reduci dalla bella prova di Varna, ci presentiamo carichi al via con

WERDA MAX MATTHIAS MARIAN JOEL PABLO SILVA FELIX SAMUEL SENI THOMAS

L’inizio dei nostri ragazzi è scoppiettante: neanche il tempo di sedersi in panchina e siamo già in vantaggio con Samuel, che per la terza volta consecutiva trasforma in oro la prima occasione da rete. Siamo sul pezzo anche se qualcosa dietro concediamo (clamoroso il palo del Brunico su corner), ma ogni volta che saliamo facciamo paura, anche perchè la difesa ospite non sembra proprio ben assestata. Troviamo infatti il 2.0 sugli sviluppi del rinvio di Werda, che propizia un comico autogol da parte dei nostri avversari. Sul finire di primo tempo poi Seni (non al meglio) ha la palla del KO, ma spara alto da buona posizione.

All’intervallo arriviamo quindi con la partita saldamente in mano, anche se Seni chiede il cambio; entra Fede, con Pablo che va a fare la seconda punta. Il secondo tempo pare scorrere via tranquillamente: i nostri avversari non producono nulla, noi ci limitiamo a controllare anche se i primi segnali di una giornata storta cominciano col secondo forfait, quello di Silva (entra Romed), che costringe a modifiche tattiche obbligate, dato che in panchina ci sono-ahimè-solo terzini; come se non bastasse, prima Marian (dentro Marcel) poi Max (dentro Zink) alzano bandiera bianca, e da qui in poi comincia la sofferenza. Che porta ad un rocambolesco finale: prima gli ospiti accorciano (mancano 12 minuti), poi Thomas (oggi meraviglioso) costringe il portiere avversario al fallo da rosso (chiara occasione da rete), dandoci una illusoria superiorità numerica.

Sembra una svolta a noi favorevole, ma nonostante l’uomo in più subiamo, a cavallo del novantesimo (88′ e 92′), una clamorosa rimonta avversaria che porta alla peggiore delle sconfitte.

Sì, perchè oggi abbiamo visto tutti i nostri limiti concretizzarsi nel giro di 10 minuti, dopo che per 80 avevamo visto il frutto delle nostre qualità. Ed è dai primi 80 minuti che dobbiamo ripartire, se non vogliamo perdere il sonno. I nostri limiti sono evidenti, ma sappiamo di avere grandi margini di miglioramento sotto tutti i punti di vista. Oggi è saltato all’occhio il nostro crollo fisico, oltre che mentale; d’altra parte, in campo oggi quasi la metà dei giocatori impiegati non aveva 10 allenamenti nelle gambe, e questo sicuramente ha inciso. Così come incide l’assenza di alternative in alcuni ruoli chiave: l’uscita di Max, leader indiscusso della difesa, è stata l’episodio chiave, dato che da lì in poi dietro siamo stati in perenne difficoltà su palloni buttati in area sperando nei nostri errori. Purtroppo altri centrali in rosa non ce ne sono, dovremo crearceli in casa o sperare che qualcuno ce ne presti uno di tanto in tanto. Ma non disperiamo. Il percorso di costruzione di una squadra non è sempre agevole, ma con la voglia e l’impegno da parte di tutte le componenti ce la faremo.

alla prossima 

Josè Muchinho

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